Cerca Prodotti, Promozioni, Idee

Ricerche frequenti

  • biscotti
  • promozioni
  • macine
  • senza glutine
  • Ci sono:

Non hai trovato quello che cerchi?

Invia la tua idea Nel Mulino Che Vorrei. Le più votate potrebbero essere realizzate! Scrivi un'idea

Hai bisogno di parlare con il Mulino

Invia la tua idea Nel Mulino Che Vorrei. Le più votate potrebbero essere realizzate! Faq e Contatti

Anni '70

Arriva il Mulino
e fa subito scuola.

La nascita di Mulino Bianco

Dopo anni di sperimentazione, nell'ottobre del 1975 le prime confezioni di biscotti a marchio Mulino Bianco fanno la loro comparsa nei punti vendita. La reazione dei consumatori è molto positiva e in breve tempo la Mulino Bianco raggiunge la leadership di mercato nel settore dei prodotti da forno in Italia.

Un logo d'altri tempi

Il marchio Mulino Bianco, disegnato da Giò Rossi con la
collaborazione di Cesare Trolli, è frutto della
combinazione di tre componenti: le spighe e i fiori esprimono la naturalità, la figura del mulino evoca
la tradizione, il nome Mulino Bianco sintetizza i primi due
elementi nei concetti di genuinità e salute.

I primi biscotti

Nascono i primi 5 biscotti Mulino Bianco: Tarallucci,
Molinetti, Pale, Campagnole e Galletti.
I nomi scelti, così come le forme dei biscotti, evocano
tempi passati e atmosfere contadine e diventano ben
presto di grande successo.

La bontà e la naturalezza del prodotto, viene
ulteriomente sottolineata dalla ricetta con ingredienti
genuini
riportata sul lato di ogni sacchetto. La gente sa
che, se vuole, può riprodurre in casa le stesse bontà che acquista nei negozi e questo aumenta il grado di fiducia
nella marca.

Il sacchetto del fornaio

La confezione che richiama i sacchetti dei fornai, scelta

per restituire l'idea della "festa per tutti i giorni",
caratterizza da subito i prodotti Mulino Bianco.

Il colore giallo viene scelto per ricordare la tenerezza,
quella che vai a cercare nell'infanzia. È il colore della
pasta dei biscotti rubata alla mamma prima che vadano
in forno, dello zabajone.

Il Mulino vuole essere un luogo della memoria e tutti gli
aspetti iconici del prodotto contribuiscono a creare
questo luogo magico.

La prima campagna stampa

Il marchio appena nato, per le sue caratteristiche
simboliche è già da solo una vera e propria campagna
pubblicitaria, sintesi di valori e significati immediatamente percepibili.

Il primo annuncio mostra sul fondo giallo solamente i
nuovi biscotti e il nuovo marchio. Si crea così quella sinergia totale tra campagna pubblicitaria, prodotto, confezione e marchio che avrebbe portato Mulino
Bianco al successo oggi noto a tutti.

Dopo Carosello tutti a nanna

Carosello era un programma pubblicitario Rai che divenne ben presto un fatto di costume. Mulino Bianco entra nel suo mondo con una serie di racconti sul ritorno alle buone cose di una volta.

Per la campagna di lancio dei biscotti si scelgono le Filastrocche, vecchie storie della tradizione recitate da una mamma alla propria bimba e accompagnate dal fortunato motivo musicale di Franco Godi, uno dei più stimati compositori italiani di colonne sonore. La melodia del flauto e l'accompagnamento pizzicato della chitarra, diventano ben presto l'emblema stesso della marca.

Il Coccio delle Meraviglie

La prima promozione della storia di Mulino Bianco è il
mitico Coccio
, una scodella in terracotta per la prima
colazione che ricorda le tazze dove i nostri nonni
facevano la zuppa di pane e latte, progettata sulla base
di un esemplare del 1919. Il Coccio è un segno evocatore
del mondo contadino
in linea con la filosofia del marchio.
Un oggetto che si fa premio e al tempo stesso
"medium"
di comunicazione.

La promozione ha un successo travolgente: oltre 20
milioni di italiani collezionano 600 milioni di "spighe" per
ricevere il premio, che alla fine entra nelle case di ben 6
milioni di consumatori
.

L'Abbecedario

Viene lanciata una campagna pubblicitaria dove le lettere dell'alfabeto si circondano degli ingredienti più genuini e i
biscotti del Mulino raccontano la poesia che c'è dietro a grano maturo, uova fresche e latte appena munto.
Dall'Abbecedario emergono le scene di un mondo agreste e la potenza comunicativa della famiglia
, intesa come
luogo della sicurezza, dell'armonia e della felicità. 

Il modulo fu talmente valido che i Capolettera passarono anche sulle confezioni: un caso esemplare di comunicazione integrata nella storia di Mulino Bianco.

s